Dionigi Ivano
                                    Benedetta parola. La rivincita del tempo
                                    Il Mulino
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                                    9788815298355
                                    0
                                    
                                    Intersezioni
                                
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                                    LINGUISTICA
                                
                                    Scienze sociali e umane
                                
                                
                                           
                               
                                
                                    Dionigi Ivano
                                    Benedetta parola. La rivincita del tempo
                                    Editore: Il Mulino
                                    Prezzo: 15,00 €
                                    Collana: Intersezioni
                                    
                                    
                                    Anno di pubblicazione: 2022
      
                                    Tipologia: Libro in brossura
                                    Scaffale: LINGUISTICA
                                    Settore: Scienze sociali e umane
                                    Pagine: 184
                                    EAN: 9788815298355
                                    
                                    
                                    
                                 
                             
                            
                         
                        Descrizione
                            La parola tende il filo ininterrotto del tempo che tiene insieme la memoria dei padri e il destino dei figli. Creatura e creatrice, la parola custodisce e rivela l'assoluto che siamo. Stupenda e tremenda, potente e fragile, gloriosa e infame, benedetta e maledetta, simbolica e diabolica, la parola è pharmakon, «medicina» e «veleno»: comunica e isola, consola e affanna, salva e uccide; edifica e distrugge le città, fa cessare e scoppiare le guerre, assolve e condanna innocenti e colpevoli. Per i classici è icona dell'anima, sede del pensiero, segno distintivo dell'uomo; per la sapienza biblica inaugura la creazione e fonda lo «scandalo» cristiano dell'incarnazione. Che ne è oggi della parola? Ridotta a chiacchiera, barattata come merce qualunque, preda dell'ignoranza e dell'ipocrisia, essa ci chiede di abbassare il volume, imboccare la strada del rigore, ricongiungersi alla cosa. Agostino direbbe che «noi blateriamo ma siamo muti». Costruttori di una quotidiana Babele e sempre più votati all'incomprensione reciproca, avvertiamo il bisogno di un'ecologia linguistica che restituisca alla parola il potere di svelare la verità. A noi il duplice compito: richiamare dall'esilio le parole dei padri e creare parole per nominare il novum del nostro tempo.